Controllo di qualità laboratorio: cos’è e come avviene?
Quando si parla di laboratori di analisi, si fa riferimento a dei laboratori chimici che adottano delle misure su sostanze e materiali per arrivare a produrre dei referti clinici. Ma quali sono le caratteristiche di questi centri? Come si effettua un controllo di qualità su di loro?
I laboratori
In Italia ci sono circa 4270 strutture che effettuano analisi di laboratorio. Essi si dedicano al prelievo ed analisi di campioni biologici, e le loro prestazioni variano a seconda del tipo e grandezza della struttura, nonché delle tecnologie svolte, ma in genere i settori in cui questi laboratori sono quelli dell’ematologia, che consiste nelle analisi del sangue intero, sierologia, ovvero le analisi del siero, la microbiologia, la citologia e la virologia.
Lo staff di tali laboratori includono un direttore, che sia laureato in biologia, chimica o medicina, dei collaboratori, dei tecnici di laboratorio, del personale amministrativo e quello ausiliario. Le analisi effettuati in tali centri comprendono, poi, tre fasi importanti, ovvero:
- la preanalitica, in cui il campione da esaminare viene trasferito in contenitori adatti, e per tale fase vengono usati strumenti come centrifughe o incubatori;
- le analisi, quando il campione viene esaminato con determinati strumenti, come microscopi o analizzatori automatici;
- il post analisi, che consiste nel buttare i campioni usati oppure conservarli in appositi frigoriferi, nel caso che servano per analisi successive.
Questi laboratori si possono poi, distinguere non solo per il tipo di analisi che effettuano, ma anche per essere interni o esterni ad una determinata struttura. Ad esempio, a Roma, all’Ospedale Umberto I, vi è sia un centro prelievo che il laboratorio in cui si effettuano le analisi.
Come avviene il controllo di qualità dei laboratori
E’ ovvio che, periodicamente, questi laboratori vengono sottoposti ad un controllo di qualità delle prestazioni. La qualità di questi laboratori, però, si distingue in quattro tipi, ovvero:
- la qualità tecnica del processo analitico, ovvero la qualità delle misure adottate in laboratorio, essenziale per garantire che le suddette analisi siano eseguire correttamente;
- la qualità del contenuto scientifico;
- la qualità del processo di comunicazione, tramite il quale si trasmettono, in modo corretto, i risultati delle analisi;
- il sistema di gestione per la qualità.
Questi controlli servono per garantire che il laboratorio offra dei servizi sanitari di alta qualità, e la responsabilità di quest’ultima è condivisa tra i medici, gli specialisti e i tecnici che lavorano nella struttura. I fattori che influenzano la qualità interna sono le richieste da parte del medico, la preparazione del paziente sottoposto ad analisi (in alcuni centri), la raccolta dei campioni ed il loro trasporto, l’accettazione, le analisi ed il risultato, nonché il modo in cui vengono consegnati i referti. E’ ovvio, quindi, che il personale del laboratorio deve essere preparato, gli strumenti in regola e la documentazione in ordine.